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Piante officinali
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Veronica beccabunga L. -officinalis.

Scrophulariaceae

Veronica beccabunga L.
(Veronica limosa Lej., Veronica rudolphiana Hayne, Veronica fontinalis Salisb.[nome ill.], Veronica rotundifolia Gilib.[nome ill.] )

Nome volgare: Erba grassa, Veronica beccabunga, Crescione


Forma biologica : H rept Emicriptofite reptanti. (Piante perennanti per mezzo di gemme poste a livello del terreno e con fusti striscianti.)

Descrizione :
Pianta erbacea perenne, ermafrodita, glabra alta 20 60 cm.
Fusti cilindrici, fistolosi, carnosi, prostrati e striscianti, molto ramificati, arrossati.
Foglie carnose, opposte, di colore verde scuro, brevemente picciolate con lamina ovata o oblunga, ottusa all’apice e minutamente dentellata.
Infiorescenze di10-20 fiori in brevi e semplici racemi ascellari, bratteati, opposti e lungamente peduncolati.
I fiori ermafroditi,di colore azzurro più o meno intenso hanno un peduncolo filiforme, patente quasi ad angolo retto; calice glabro diviso in 4 lobi subeguali, lanceolati; corolla rotata, larga 5-8 mm, con 4 petali bianchi alla base e leggermente striati, ovato arrotondati, ineguali, il superiore è più largo; 2 stami e 1 stilo; ovario supero con due carpelli.
Il frutto è una capsula, glabra, globosa, leggermente più corta del calice ed appena smarginata in alto.

Antesi:
da Aprile a Settembre

Tipo corologico:
Eurasiat.( Eurasiatiche in senso stretto, dall'Europa al Giappone.)

Distribuzione in Italia: presente in tutte le regioni, comune nelle regioni settentrionali, più rara altrove.

Habitat: luoghi umidi, fossi con acqua corrente, sorgenti, sponde, terreni umidi per infiltrazioni o sorgive e ben soleggiati dal piano fino a 2.500 m di altitudine

Note di sistematica: simile alle specie che vegetano negli stessi ambienti, appartenenti al gruppo di Veronica anagallis-aquatica L. ( Veronica asiatica) presente in Italia anche con Veronica catenata Pennell (Veronica rosea), [I]Veronica anagalloides Guss.[/I] ( Veronica delle sponde), la V. Beccabunga si distingue per il portamento più decisamente strisciante e per le foglie carnose e picciolate.
In relazione alla variabilità di questa pianta alcuni autori hanno individuato delle varietà :
var. bracteata Bréb.
var. limosa Mathieu
var. tenerrima (F.W. Schmidt) G. Beck
var. umbrosa Tinant ex Mathieu
che tuttavia, sono da tutte ricollegare alla Veronica beccabunga L. subsp. beccabunga .

Etimologia:
Il nome del genere pare voler ricordare quello del panno col quale Veronica asciugò il volto di Cristo che portava la croce. Quel panno che portava l’impronta divina fu chiamato Veronicon cioè vera icona, da qui il nome Veronica al fiore sul quale si è voluto vedere la rappresentazione di un volto con le due antere che raffigurano gli occhi.
Il nome specifico deriva dal tedesco Beckebunge parola composta e modificata da Bach = ruscello e Bunge = tubero cioè tuberosa di ruscello.

Proprietà ed utilizzi:
Pianta con proprietà digestive, aperitive, toniche, espettoranti, antispasmodiche. Viene utilizzata per uso esterno nelle infiammazioni della pelle e del cavo orale.
E anche commestibile e per il suo sapore piccante può essere consumata cruda in insalata con altre erbe commestibili oppure utilizzata per aromatizzare salse.

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Veronica officinalis L.

(=Veronica tournefortii Vill.)

Veronica, The svizzero, Veronica medicinale.

Forma biologica: H rept (Emicriptofite reptanti. Piante perennanti per mezzo di gemme poste a livello del terreno e con fusti striscianti ).

Descrizione: Piccola pianta perenne, erbacea, con fusti pubescenti, prostrati o appena ascendenti lunghi sino a 60 cm. Le parti prostrate sono radicanti.
Le foglie opposte, sono munite di corti piccioli, ovato ellittiche, a margine finemente dentato, pubescenti.
All’ascella delle foglie superiori si sviluppano racemi di fiori apicali ( 1-3 ). I fiori portati da corti peduncoli spuntano all’ascella delle brattee lineari, hanno il calice diviso in quattro lobi; la corolla, di colore azzurro chiaro o lilla, è composta da 4 petali irregolari di colore azzurro chiaro percorsi da venature più scure. Due stami di colore blu malva sono saldati alla corolla.
L’ovario munito di un lungo stilo e di uno stimma piatto si trasforma in una capsula dentata, cuoriforme, pelosa e glandulosa.

Antesi: Maggio – Luglio

Tipo corologico: Eurasiat.-Mont. (Amer.)

Distribuzione in Italia:
Pianta comune in tutto il territorio

Habitat:
Boschi cedui, radure, pascoli e luoghi erbosi, da 0 a 2.000 m.

Etimologia: Il nome del genere, forse da Veronica, nome della donna che asciugò il viso a Gesù durante la salita al Calvario, molto più probabilmente da “vera eikon” = “vera immagine” o “ vera unica ” ossia la vera e unica pianta per curare. Il nome specifico fa riferimento alle proprietà officinali della pianta.

Proprietà ed utilizzi: Erba amara, sudorifera, espettorante, astringente, leggermente diuretica, depurativa, tonica.
In passato era utilizzata, per uso esterno in caso si distrubi bronchiali, artritici, reumatici, contro il mal di stomaco, nei casi di di infezioni del cavo orale, di eczemi e di bruciature.
Il gusto amaro la può far apprezzare come tisana aperitiva, le sue foglie servono per preparare il tè svizzero bevanda composta da più erbe.


Curiosità:
Durante il medioevo, la Veronica officinalis era nota per le sue proprietà medicinali, conosciuta come herba Veronica majoris. Nel 1690 fu oggetto di un trattato “Polchresta Herna Veronica” di Jhoannes Francus. Nel XIX secolo veniva impegata soprattutto per infusi in sostituzione del tè, in Francia era famosa con il nome di “thé d’Europe”.

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Veronica Allionii